L’efficienza di pedalata.
“La Tecnica di Pedalata è il gesto tecnico fondamentale con cui ogni ciclista imprime propulsione alla bicicletta. Ogni ciclista possiede una propria tecnica di pedalata legata alle caratteristiche anatomiche personali, alle regolazioni biomeccaniche della bicicletta e alla coordinazione neuromuscolare strutturata nel tempo. Per questo motivo la tecnica di pedalata è assolutamente soggettiva così come potrebbe essere quella del cammino o della corsa a piedi di una persona.
Dei tre fattori elencati, i primi due, anatomia e regolazione bicicletta sono i fattori che condizionano maggiormente la tecnica del gesto. Il riferimento inconscio e automatico e con ogni ciclista struttura la tecnica di pedalata è quello di garantire la migliore efficienza della spinta sul pedale in ogni momento. Sotto un profilo teorico la massima efficienza dell’azione di spinta si ottiene quando, in ogni momento dei 360° di pedalata, la forza impressa sul pedale risulta perpendicolare alla pedivella
Una tale condizione però è umanamente impossibile da e l’obiettivo di ogni ciclista rimane quello di avvicinarsi idealmente a questa condizione teorica.
Nella pratica, una buona tecnica di pedalata passa attraverso il miglioramento della agilità e dell’efficienza di spinta.
L’agilità della pedalata può essere definita come la capacità di raggiungere un ritmo elevato di pedalata. Questa proprietà è condizionata dalla capacità riduzione dei rallentamenti nel punto morto inferiore e in quello superiore e dalla riduzione delle resistenze in fase di recupero. L’efficienza di spinta può essere definita come la capacità di convogliare l’azione di forza della gamba sul pedale il più possibile perpendicolare alla pedivella e nel maggior arco possibile della pedalata.
Coloro che riescono maggiormente ad avvicinarsi a questa condizione raggiungono quella che in gergo si definisce una pedalata rotonda. Al contrario coloro che meno si avvicinano a questo obiettivo presentano una pedalata cosidetta a stantuffo.
I due stili di pedalata rotonda e a stantuffo , quindi, sono anch’essi condizionati dai tre fattori sopracitati anatomici e biomeccanici e coordinativi, e sono quindi migliorabili a seguito di un intervento tecnico specializzato. Fra gli elementi legati alle caratteristiche anatomiche e coordinative del ciclista capaci di migliorare la tecnica di pedalata si distingue il cosiddetto “gioco di caviglia”, ovvero quella caratteristica che indica una buona mobilità della articolazione della caviglia sia flessione e sia estensione. Questa caratteristica permette di orientare la spinta sul pedale verso una maggiore perpendicolarità rispetto alla pedivella con conseguente miglioramento dell’efficienza in un’ampia parte di 360° della pedalata e una riduzione della fase inattiva in corrispondenza del punto morto inferiore e superiore.
Il “gioco di caviglia” può essere migliorato o peggiorato in funzione di diversi parametri biomeccanici fra cui:
L’altezza della sella quando è eccessiva determina un rallentamento eccessivo sul punto morto inferiore, quando è in difetto (bassa) determina un rallentamento eccessivo sul punto morto superiore.
L’arretramento della sella quando è eccessivo (sella troppo indietro) determina un rallentamento eccessivo sul punto morto inferiore e nella fase di risalita del pedale; quando invece, è in difetto (sella troppo avanti) determina un prolungamento del punto morto superiore con un maggior ritardo dell’azione di spinta.
La lunghezza della pedivella quando è eccessiva determina un maggior rallentamento sui due punti morti e nella fase di recupero, quando invece è insufficiente determina una minor efficienza della fase di spinta (0°-180°).
L’intervento qualificato del tecnico biomeccanico è in grado di migliorare la tecnica di pedalata intervenendo sugli elementi sopracitati e sulla regolazione di una serie di altri fattori anche fini (regolazioni tacchette, compenso asimmetrie ecc.) con miglioramenti anche sensibili delle qualità tecniche e dell’efficienza della pedalata.
Diffidate quindi da chi per partito preso vi butta tutto in avanti, tutto indietro o tutto in alto. La biomeccanica è un gioco di leve ed angoli. Non si può uscire da questo.”
Andrea
Salve vorrei sapere se avete degli esercizi per potenziare caviglie. Ho una brutta pronazione che mi fa infiammare il bicipite femorale . Da cosa può essere dovuta? Grazie e complimenti per il sito