L’altezza sella ideale per un ciclista, potrebbe sembrare uno dei parametri più semplici da calcolare in un buon assetto biomeccanico. Invece purtroppo non è così. Esistono diversi metodi puramente teorici che consentono di determinare dei dati di partenza per individuare l’altezza della sella. Ognuno di questi metodi porta ad un risultato che è frutto di una ricerca diversa.
Metodo Pruitt
Secondo il metodo Pruitt, l’altezza sella ideale corrisponde al 107% della distanza sinfisi pubica – terra (il cavallo, giusto per intenderci). Il valore ottenuto viene riportato sulla bici da sella a pedale nel punto più lontano ad essa.
Metodo Haushalter
Stando al metodo Haushalter è possibile ricavare l’altezza sella ideale, semplicemente stabilendo quella che consente al tallone di rimanere sempre appoggiato al pedale, pedalando all’indietro, con la gamba completamente stesa nel punto morto inferiore.
Formula altezza sella: il Metodo Hinault
Questo è probabilmente il metodo più famoso tra quelli usati per determinare l’altezza sella ideale. Permette di individuare questo parametro con un semplice calcolo matematico:
altezza cavallo * 0.885= giusta altezza della sella.
Altezza della sella soggettiva
Tutti e tre questi metodi permettono di ottenere un buon punto di partenza. Questo però non corrisponde necessariamente al punto di arrivo, derminabile dopo aver effettuato diverse analisi, anche sulla base delle soggettività di un ciclista.
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Partiamo col dire che la pedalata è fatta di 4 fasi distinte:
- fase di spinta;
- fase per superare il punto morto inferiore;
- fase di trazione;
- fase per superare il punto morto superiore.
Il posizionamento ottimale prevede che il ciclista sia il più efficiente possibile (o che ostacoli il meno possibile) in tutte e queste 4 fasi.
Calcolo altezza sella bici da corsa: perché è così importante?
L’altezza della sella condiziona l’efficienza in maniera importante. Molti si chiedono se è meglio una sella alta o bassa. A tal riguardo è importante precisaee che un’altezza sella più alta, consente un’efficienza maggiore nella fase di spinta. Viceversa, una sella più bassa, consente un’efficienza maggiore nella fase di trazione.
Di conseguenza è indispensabile trovare il punto che ci consente di avere più efficienza in fase di spinta, senza sacrificare la fase di trazione e per poter superare il più velocemente possibile, con la minore dispersione, i due punti morti. Per questo motivo in Bici Lab durante un’analisi biomeccanica utilizziamo la formula di Hinault, riadattata però secondo i nostri calcoli.
Dopodichè effettuiamo una fase in dinamica che analizza tutti i “gradi di pedalata” durante ogni singola evoluzione, variando l’altezza sella di mm in mm. Per ogni singola posizione ottenuta andiamo ad analizzare tutti i 360° di evoluzione di pedalata indivuando il punto di maggior compromesso in tutte e quattro le fasi.
Altezza sella bdc, considerazioni aggiuntive
Bisogna sottolineare anche che molte sono le variabili che intervengono nel determinare l’altezza sella ideale per un ciclista che si allena in bici da corsa. Nello specifico occorre prendere in considerazione:
- il periodo dell’anno in cui si effettua il test;
- l’elasticità muscolare del ciclista;
- eventuali squilibri muscolari tra muscoli utilizzati nella spinta e trazione;
- la rotazione di bacino;
- eventuali kg in eccesso che potrebbero far ruotare il bacino per evitare il continuo contatto coscia-addome.
Nel nostro laboratorio ci facciamo aiutare dal MEP, Misuratore di efficienza di pedalata, che in tempo reale ci disegna un grafico complesso e particolarmente utile anche nel determinare la corretta posizione della sella di una bici.
Altezza sella ideale
Nella maggior parte dei casi, i vari grafici ed i valori ci aiutano a capire al volo quale punto di altezza sella sia il migliore per un determinato ciclista. Nei casi più complessi, dove magari i picchi di forza applicata al pedale sono più veloci, andiamo a recuperare il file nativo che il misuratore di potenza scrive in tempo reale e andiamo poi ad analizzarlo.
Aprendolo banalmente, su di un foglio di calcolo abbiamo tutti i dati della forza applicata alla pedivella in ogni singolo grado della circonferenza di evoluzione di pedalata. Sia per la pedivella dx che sx. Inoltre abbiamo anche il punto dove viene applicata la forza sul pedale e la relativa direzione.
Questo quadro completo delle fasi di spinta, ci aiuta a poter analizzare la pedalata con tutta calma. Solo così riusciamo a trovare la posizione con più punti di forza applicati alla pedivella, andando a scartare le posizioni con meno punti di forza e soprattutto i punti in cui la forza applicata è negativa, e quindi di ostacolo alla pedalata.
L’obiettivo di una altezza sella ideale è andare a riempire la circonferenza di evoluzione di ogni pedalata con più punti attivi, di spinta o trazione sul pedale. Infine, bisogna considerare però, che non sarà mai possibile avere una pedalata attiva e produttiva in tutta la circonferenza tracciata.
Purtroppo infatti, i vincoli imposti dall’escursione articolare limitata di caviglia, ginocchio e coxo-femorale (anca) vanno a rendere impossibile questo obiettivo utopico. Tuttavia avendo delle articolazioni sane e con una buona messa in sella, ottenuta con una visita biomeccanica approfondita è sicuramente possibile aumentare la percentuale di punti di spinta/trazione che risultano essere produttivi.
In conclusione è utile quindi ricordare che, nonostante esistano dei sistemi per calcolare l’altezza sella, questi permettono di ottenere un buon punto di partenza. Il posizionamento ideale può essere però individuato al termine di un’approfondita analisi biomeccanica.