Perché è importante che venga utilizzato un ciclosimulatore nella biomeccanica?

La biomeccanica è una disciplina multidisciplinare che combina principi di biologia, fisica e ingegneria per analizzare il movimento umano. Quando la biomeccanica viene applicata al ciclismo abbiamo la possibilità di individuare con esattezza tutti i movimenti effettuati dal corpo durante lo svolgimento di questa attività. Per questo motivo noi di Bici Lab abbiamo deciso di utilizzare la Biomeccanica 4.0 che ci permette di ottenere una valutazione delle prestazioni sportive accuratissima grazie all’EMG (elettromiografia) e all’analisi video 3D.

Per far questo disponiamo di 8 telecamere digitali full hd e 8 sensori EMG che ci permettono di ottenere un’elettromiografia con precisione assoluta, grazie anche all’uso di un ciclosimulatore strumentato posto sotto l’occhio di queste telecamere. Questo video permette di comprendere la grande portata di questa strumentazione, grazie allo stimatissimo Piero Angela che spiega l’utilizzo da parte del CONI di questo sistema per analizzare gli atleti della nazionale dei tuffi prima dell’Olimpiade di Tokio.

Di conseguenza è possibile che affermare che un ciclosimulatore professionale di altissima qualità è letteralmente fondamentale nell’analisi biomeccanica applicata al ciclismo. Ovviamente è importante distinguere tra un software basico che, collegato ad una telecamerina ha la possibilità di effettuare solo una “stima” di massima dei movimenti compiuti dal ciclista e un sistema articolato che capta con precisione ogni minimo movimento e angolatura.

Il ciclosimulatore da noi utilizzato è infatti un dispositivo che ci mostra in modo accurato tutti i movimenti compiuti da un ciclista in sella ad una bicicletta. Ma perché è così importante utilizzare un ciclosimulatore nella biomeccanica? In questo articolo, esploreremo i motivi chiave.

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1. Riproduzione precisa della pedalata

Uno dei principali vantaggi di utilizzare un ciclosimulatore nella biomeccanica è la capacità di riprodurre in modo preciso le varie angolature della pedalata. Quando invece la biomeccanica viene fatta su una bici posizionata sui rulli non vi è la possibilità di simulare tutte le fasi che un ciclista avrebbe in strada, come ad esempio l’ondeggiamento naturale, mentre sul ciclosimulatore è possibile riprodurre con esattezza le oscillazioni della bici su strada.

Il ciclosimulatore permette anche di notare se ci sono dismetrie o rotazioni di bacino, in quanto in tal caso si inclinerebbe leggermente da un lato durante le fasi della pedalata. Con un ciclosimulatore, è possibile regolare vari parametri come la resistenza del terreno, la pendenza o il wattaggio. Questo livello di controllo è impossibile da ottenere su una bici posizionata sui rulli

2. Controllo delle variabili

Un ciclosimulatore consente di isolare e manipolare variabili specifiche che riguardano un ciclista consentendo al biomeccanico studiare nel dettaglio la miglior maniera per intervenire su queste variabili che riguardano il movimento umano e le specificità di una persona. In questo caso ovviamente subentra anche l’esperienza e la bravura del biomeccanico, che rappresenta sempre un fattore indispensabile.

Inoltre lavorare su di un ciclosimulatore professionale permette di ottenere anche altri vantaggi molto importanti, che non possono essere presenti quando vengono utilizzate delle bici posizionate sui rulli o altri strumenti più o meno improvvisati. Nello specifico il ciclosimulatore permette di analizzare la pedalata sulla potenza, sull’efficienza e sull’equilibrio, sia della gamba destra che di quella sinistra.

Altri strumenti meno professionali, così come le bici poste sui rulli, conducono poi il biomeccanico ad analizzare solo gli angoli, come se paradossalmente la biomeccanica venisse fatta a casa utilizzando un semplice smartphone. In conclusione è quindi importantissimo scegliere accuratamente uno studio di biomeccanica professionale che disponga di un adeguato ciclosimulatore.

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3. Sicurezza nelle rilevazioni

Paradossalmente se una visita biomeccanica viene effettuata su una bici posta sui rulli possono presentarsi degli errori significativi nelle misurazioni ottenute. Se ad esempio la bici usata non fosse della misure ideale per un determinato ciclista (purtroppo qualche volta succede) tutte le rilevazioni verrebbero falsate da questo errore di partenza.

Utilizzando un ciclosimulatore professionale invece abbiamo la certezza di individuare l’assetto ideale partendo dai dati certi: la conformazione del ciclista e la sua postura. In questo modo è anche possibile adeguare poi, quando e fin dove è possibile, un ciclista alla sua bici nella migliore maniera possibile.

4. Evitare un’analisi statica

Quando un ciclista viene testato sulla sua bici posta sui rulli, il biomeccanico ottiene purtroppo solo un’analisi statica. Sulla bici non è infatti possibile alzare o abbassare la sella direttamente mentre il ciclista pedala (senza farlo scendere dalla bici). Pedalando invece sul nostro ciclosimulatore possiamo fare tutti gli spostamenti richiesti mentre il ciclista pedala e andare così poi ad analizzare in modalità live i dati della pedalata e gli eventuali miglioramenti ottenuti dopo aver apportato le modifiche.

Inoltre quando una bici viene montata e smontata da un rullo è possibile perdere la calibrazione con le telecamere che devono essere posizionate alla perfezione in ogni videoanalisi. Il ciclosimulatore invece pesa 115kg, senza contare la base, e di conseguenza è veramente difficile da spostare anche solo per errore.

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