Biomeccanica nel ciclismo: caratteristiche, importanza e curiosità

Negli ultimi anni il mondo del ciclismo sembra finalmente aver fatto passi importanti in avanti per quanto concerne la consapevolezza della necessità della biomeccanica applicata al ciclismo (spesso denominata anche “Bike Fit”, “posizionamento in sella” o più comunemente “analisi biomeccanica“).

Ciò significa che è stato reso sempre più evidente che ogni ciclista (professionista, agonista, amatoriale o cicloturista) dovrebbe sottoporsi ad una visita finalizzata ad individuare la corretta posizione in sella, in base alla propria bici e alla proprie caratteristiche corporee specifiche. La biomeccanica è la scienza che studia infatti come le leggi della fisica interagiscono con gli aspetti fisiologici e biologici della vita dell’uomo.

La biomeccanica del ciclismo permette di determinare come i movimenti di un ciclista e le sue caratteristiche antropometriche influenzano il suo andamento in sella. La Biomeccanica nel ciclismo rende quindi la posizione in sella “sostenibile” ovvero di ridurre l’insorgenza di patologie, tecnopatie e fastidiose infiammazioni. Tutto questo si riflette sul benessere del ciclista che può così ottenere il massimo livello di comfort, divertimento in sella e vedere ottimizzate le proprie performance.

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Biomeccanica per ciclismo: chi è il biomeccanico

Attualmente non esiste un’associazione di categoria che definisca chiaramente chi sono i biomeccanici riconosciuti. Solitamente viene definito biomeccanico colui che regola la bici nel tentativo di individuare una buona posizione in sella. Tuttavia con l’avvento di sistemi digitalizzati di Bike Fit, questa professione è stata spesso intentata anche da meccanici, negozianti, ex ciclisti e persone attive in altri settori.

A qualificare il lavoro del biomeccanico non è però soltanto il possesso di un determinato software ma è soprattutto la sua esperienza e la sua conoscenza combinata del corpo umano e della bici a renderlo specializzato e in grado di realizzare un’accurata visita biomeccanica. 

La visita 

In passato ci siamo già occupati di definire gli elementi che caratterizzano una visita biomeccanica di alta qualità. In generale è però è definibile come una visita biomeccanica l’insieme delle procedure di valutazione della forma fisica, muscolare e posturale del ciclista e le pratiche di determinazione e ottimizzazione della sua posizione in sella. 

Le visite biomeccaniche sono realizzate grazie all’utilizzo di vari strumenti, come ad esempio:

  • software di analisi video;
  • bici con sensori di potenza e di efficienza di pedalata;
  • sensori di movimento inerziale;
  • strumenti per l’analisi oggettiva della postura (pedane baropodometriche, analizzatori postura, etc).

Un bravo biomeccanico è colui che durante una visita riesce, prima di tutti, a comprendere i difetti posturali del ciclista e gli effetti generati da ogni regolazione, in virtù anche delle caratteristiche del ciclista appunto. L’utilizzo di un software video professionale permette di ottenere informazioni importanti, soprattutto dei particolari le quali però il più delle volte non devono essere seguite alla lettera ma “mediate”, ovvero interpretate dallo specialista.

Le regolazioni condotte nella biomeccanica del ciclismo vanno così a stabilire la posizione ideale in sella di un ciclista, intervenendo sui punti di contatto tra l’atleta e la bici (piedi, mani e sella).

Il test biomeccanico 

Questo risultato viene ottenuto attraverso varie fasi che vanno a comporre la visita (queste possono differenziarsi in base alla scelta di un “posizionamento base” o di uno “avanzato”). Il test inizia con l’anamnesi del ciclista (anche se è utile che il ciclista non dica i suoi problemi in una fase conoscitiva, per non andare a influenzare il lavoro del biomeccanico e lasciando che sia lui a individuare le problematiche presenti in sella) a cui seguono poi le rilevazioni antopometriche e una buona analisi posturale.

In seguito viene intrapreso il test dinamico di pedalata, che dovrebbe essere sempre svolto su un simulatore con sensore e di potenza e di efficienza di pedalata, che permettono al biomeccanico di variare le misurazioni in modo progressivo durante il test (lavorare sulla bici del ciclista non permette di avere la stessa profondità di analisi). Il test termina poi con le regolazioni (tacchette e componenti vari) che vengono riportate sulla bici del ciclista, insieme ad alcune indicazioni specifiche.

Al ciclista viene poi rilasciata una scheda contenente le indicazioni sull’assetto ideale da tenere in sella e da riportare su tutte le bici da lui utilizzate (purché siano bici dello stesso tipo). Un test di biomeccanica per ciclismo consente di ricevere anche le indicazioni sulle specifiche che caratterizzano una bici ideale per un ciclista, sui componenti da montare (sella, manubrio, attacco manubrio, pedali, pedivelle) e sulla posizione per lui consigliata.

Regolazione delle tacchette

La corretta regolazione delle tacchette, determinabile in modo esatto solo con una visita biomeccanica, ha una grande importanza, spesso sottovalutata. La corretta posizione delle tacchette è fondamentale sia per chi si allena in bici da corsa, sia per chi lo fa in MTB perché permette di evitare dolori, tecnopatie e di scaricare correttamente tutta la potenza di pedalata nel pedale.

Biomeccanica per ciclismo: perché una visita è indispensabile?

Una visita biomeccanica avanzata è sempre indicata prima di acquistare una bici, in modo da avere la certezza di individuare la taglia giusta e una bici adatta alle proprie caratteristiche fisiche e motorie. Inoltre la biomeccanica applicata al ciclismo permette di determinare una posizione in sella che permette di ottimizzare al massimo la resa del proprio sforzo agonistico. 

Una visita biomeccanica è sempre un buon punto di partenza per un miglioramento della propria esperienza in bici, a prescindere dal fatto che questa sia determinata allo svolgimento di alcune competizioni, alle uscite con gli amici o anche soltanto allo svolgimento di passeggiate rilassanti. Un test avanzato è inoltre sempre un momento di apprendimento e di acquisizione di maggiore consapevolezza in merito alle proprie caratteristiche fisiche e potenzialità motorie.

6 motivi per cui il test è necessario

  1. Miglioramento di benessere ed endurance: Il test di biomeccanica per ciclismo serve per stare bene in bici, ovvero per poter pedalare molte ore consecutive senza sviluppare dolori fisici o fastidi muscolari (posizione in sella sostenibile senza sovraccarichi eccessivi);
  2. Risoluzione di problematiche fisiche: l’85% dei ciclisti accusa almeno un dolore durante l’utilizzo di una bici da corsa o di una MTB. La stragrande maggioranza di questi sono dovuti ad un errato posizionamento in sella, correggibile grazie alla biomeccanica applicata al ciclismo. In caso di problematiche fisiche accertate, il biomeccanico può anche impostare un posizionamento che serva per salvaguardare le funzionalità delle articolazioni e indicare degli appositi esercizi da svolgere prima e dopo gli allenamenti in bici;
  3. Miglioramento delle prestazioni: il ciclismo è fatto di sana competizione, che sia finalizzato alla partecipazione alle Granfondo o che sia anche solo una competizione tra amici. La biomeccanica permette di massimizzare la resa e la spinta in sella, ovvero di ottenere il massimo dalla potenza espressa sui pedali (assetto maggiormente “race” ma comunque sostenibile).
  4. Efficienza biomotoria: il ciclismo è un’attività che richiede un’elevata capacità di coordinazione biomotoria, essendo la pedalata ritmica e ripetitiva. Le attivazioni muscolari e i movimenti articolari devono descrivere traiettorie definite. La corretta posizione in sella permette di migliorare il gesto della pedalata, così da mantenere un ritmo elevato con il minor dispendio possibile di energie.
  5. Prevenzione: il bike fit serve anche soprattutto per limitare al massimo la possibile insorgenza di problemi e di infortuni muscolari. Una postura sbagliata porta infatti ad ogni uscita, attraverso un movimento continuo, a ripetere un movimento errato per migliaia di volte e questo può avere effetti molto deleteri in futuro.
  6. Punto di partenza: in definitiva la biomeccanica per ciclismo è il punto di partenza ideale per chi desidera ricevere nuove motivazioni, migliorare il proprio stile di pedalata, migliorare le proprie performance, esprimere più watt o semplicemente stare bene in sella.

Perché è meglio evitare il “fai da te”

Per molti anni è circolata la convinzione che un ciclista esperto o un meccanico con un buon occhio potesse determinare visivamente la posizione corretta per un ciclista. Senza nulla togliere all’esperienza di queste persone, il corretto posizionamento in sella deve essere ottenuto utilizzando gli strumenti adeguati e la necessaria professionalità.

Solo per citare alcuni esempi, il classico fai da te non può tener conto della misurazione degli angoli articolari, dei watt sprigionati sui pedali da un ciclista e della conformazione del suo corpo (che influisce sugli angoli della pedalata). Di conseguenza è evidente che il fai da te non consente di ottenere un posizionamento in sella paragonabile a quello ottenuto con un buon test di biomeccanica per ciclismo.

Per quale tipo di bicicletta serve la visita biomeccanica?

La visita biomeccanica per ciclismo è consigliata per l’utilizzo di tutti i tipi di bicicletta (da corsa, da strada, da cronometro, MTB, gravel, enduro e ciclocross). La bici fa benissimo al corpo, purché venga usata nel modo giusto, mentre se utilizzata in modo sbagliato può anche comportare dei danni alla salute. Di conseguenza la visita biomeccanica è necessaria per utilizzare in maniera corretta la propria bici.

Ogni quanto deve essere effettuata una visita biomeccanica?

La postura in bici varia in funzione dell’età, delle caratteristiche fisiche e della bici. La visita dovrà essere ripetuta più spesso per i ragazzi in via di sviluppo. Per gli adulti la visita è indicata in modo periodico, ogni qualche anno o al variare della bici utilizzata o delle condizioni fisiche (ad esempio in seguito ad un significativo calo o incremento di peso).

Se vuoi essere certo quindi di pedalare correttamente contattami

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