Scegliere il giusto telaio per una bici da corsa, non è per niente facile. Le componenti in questione sono tantissime. Per quanto riguarda i materiali il dilemma è sempre il solito: carbonio o alluminio? Anche se negli ultimi anni il carbonio ha preso decisamente il sopravvento per vari motivi. Che dire poi delle forme geometriche: meglio un telaio Sloping o uno tradizionale? Che marchio scegliere? E’ possibile acquistare online o è meglio recarsi in negozio?
Sicuramente tutte queste scelte hanno un grado di soggettività molto elevato: ognuno ha il suo budget, le sue simpatie, il suo negoziante di fiducia, il suo senso estetico e le sue passioni. Ma per quanto riguarda la taglia del telaio, quella deve essere perfetta ed adeguata alle proprie esigenze e caratteristiche. Per questo motivo è buona prassi sottoporsi ad una visita biomeccanica prima di acquistare una bici, in modo da avere la certezza di scegliere poi un telaio con le misure migliori per la propria conformazione fisica.
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Come valutare le dimensioni del telaio di una bici
Il telaio deve essere prima di tutto compatibile con le proprie misure antropometriche e in grado di convivere con eventuali problematiche. Oggi in commercio esistono molti telai con assetto “race” e che solitamente sono adatti a braccia lunghe e a chi dispone di un collo/schiena pressoché perfetto, in modo da poter sostenere il forte scarto tra sella e manubrio.
Vi sono poi molti telai con misure più tradizionali e con un rapporto 1:1 tra orizzontale e verticale e ci sono, infine, telai che a parità di lunghezza sono leggermente più alti per far fronte alle esigenze del cicloturista e di tutti coloro che preferiscono il comfort alla prestazione o per le persone che hanno delle problematiche alla schiena o al collo che ne limitano, anche in minima parte, la mobilità.
Di solito tutte le case costruttrici hanno a listino queste 3 tipologie, per poter accontentare un bacino più ampio possibile di clienti. Una volta stabilito il tipo di telaio preferito bisogna passare all’individuazione della taglia per bici da corsa più adatta alle proprie caratteristiche.
Per la bici da strada, ogni casa costruttrice propone da 5 a 7 taglie per ogni modello in modo da dare la scelta a tutti. Stessa cosa avviene per la maggior parte dei telai MTB. Per le bici da crono le taglie, invece, sono un po’ meno. I telai di ultima generazione di questa specialità hanno in dotazione componenti multi-posizione in modo da poter ovviare a tutte le esigenze di posizionamento. Ne sono un esempio il canotto reggisella con 2-3 offset di arretramento e il manubrio con appoggi che si possono spostare in tutte le direzioni di diversi cm.
Telaio Bici: individuare le giuste dimensioni
Vediamo allora come individuare un’adeguata unità di misura per il telaio della nostra bici, a prescindere dalla tipologia di bici scelta. La difficoltà vera e propria nasce quando ci spostiamo da un brand all’altro. Qui bisogna essere bravi a convertire la propria taglia nell’unità di misura del marchio in questione. Mi capita spesso di sentire un ciclista che mi dice: “io ho una taglia 54”. In questi casi occorre allora impostare un’analisi che permetta di capire la taglia 54 di bici una a cosa corrisponde, ovvero che tipo di 54 è.
Per l’esattezza è necessario porsi queste domande:
- Com’è misurata la 54 in questione?
- Sul tubo orizzontale?
- E’ un modello sloping?
- Centro-centro o centro-fine?
- Sul piantone?
- Orizzontale virtuale?
- E tante altre.
Bene, a tal riguardo è importante sapere che alcuni costruttori misurano la taglia sul verticale, altri invece sull’orizzontale, altri ancora con la sezione centro-centro, altri con la misura da centro a fine e altri ancora lo fanno sul piano virtuale. Di conseguenza è fondamentale saper leggere le schede del telaio, o farsi aiutare da un biomeccanico per ciclismo. Prendiamo in esempio un telaio famoso
Esempio di calcolo di misura del telaio
Se noi prendiamo di nuovo la famosa 54 in questione e ipotizziamo che un costruttore proceda con queste misure verosimili:
- altezza piantone centro centro: 54
- altezza piantone centro-fine: 56
- orizzontale centro-centro: 55
- serie sterzo: 152
Ora, se il ciclista ipotetico di cui abbiamo parlato in precedenza (colui che ritiene di avere una 54) avesse voluto acquistare una bici lunga 54, avrebbe fatto un acquisto sbagliato. La bici in questione è lunga infatti 55 nonostante sia etichettata come “taglia 54”.
In questo esempio quindi appare evidente che è fondamentale utilizzare sempre la stessa unità di misura del costruttore. Quindi se il nostro ciclista avesse voluto una bici lunga 54 avrebbe dovuto acquistare una taglia 515 con un attacco leggermente più lungo o una 535 con un attacco più corto. La discriminante in questo caso sarebbe stata l’assetto più o meno race quindi la serie sterzo 130 nel primo caso o 144 nel secondo caso, ergo un assetto più confortevole.
In conclusione quindi in fase d’acquisto è importante stare sempre attenti ad analizzare la vostra bici, le vostre misure, la taglia e la relativa unità di misura della bicicletta nuova.
Telaio sloping o tradizionale
I telai slooping hanno un design generalmente inteso come “più moderno”, ovvero delle geometrie che prevedono che il tubo superiore abbia una leggera pendenza verso il piantone. I telai slooping si sono diffusi moltissimo negli ultimi 8 anni perché conferiscono alla bici una maggiore rigidità, mentre in termini di peso la differenza è veramente minima.
Il telaio slooping è generalmente considerato più scattante, anche se poi questa componente dipende anche da molti altri fattori e varia da un modello ad un altro. Per contro però va anche detto che il telaio bici sloping non prevede si solito la costruzione “su misura” che infatti è in netta diminuzione.
Una curiosità: negli anni passati era stata proposta anche una via di mezzo, detta geometria Freuler (dal nome del velocista degli anni ottanta che la adottò per primo) che prevedeva che il tubo superiore fosse parallelo al terreno, mentre il piantone e il tubo del manubrio erano più alti. In questo modo il telaio risultava di dimensioni ridotte, senza dover ricorrere allo sloping. Tuttavia si tratta di una soluzione poco commercializzata.