I principi di una corretta preparazione atletica nel ciclismo

Pianificare una stagione atletica, nel ciclismo, non è affatto facile. Gestire questo aspetto è ancora più difficile quando ci proponiamo obiettivi ambiziosi. E per ambiziosi, non mi riferisco al “vincere le olimpiadi”. Basta solo fare delle Granfondo, un circuito o voler avere due picchi di forma per rendere una stagione difficile da preparare. Se poi aggiungiamo il lavoro, la famiglia e perché no, lo svago, la situazione si complica ulteriormente.

La prima regola che dobbiamo darci per avere una buona preparazione è: divertirci. La bici per noi amatori è una valvola di sfogo e non deve mai diventare un’ossessione.

Ma ci sono altre regole che soprattutto noi preparatori atletici per ciclismo dobbiamo utilizzare in fase di sviluppo.

1) Avallare gli obiettivi del ciclista se sono alla sua portata e disincentivarli se sono irraggiungibili. Mi spiego: vuoi vincere una Granfondo? Se non sei un campione, non ci riuscirai mai. Accontentiamoci, si fa per dire, di migliorare il tempo di gara e di fare il nostro massimo.

2) Progressività del carico. Il corpo umano è una macchina meravigliosa… però ha il brutto vizio di volersi adagiare. Se gli diamo sempre gli stessi stimoli allenanti, le sue risposte saranno sempre più blande. Tradotto: non miglioreremo.

3) Continuità del carico. Allenarsi una settimana si ed una no, non serve. Bisogna continuare.

4) Periodizzazione del carico. Ci sono periodi dell’anno e periodi dell’anno. In alcune fasi si fanno più lavori blandi di lavori ad alto regime, in altri periodi viceversa.

5) Variazioni del carico. Bisogna sempre allenare tutte le capacità richieste dal ciclismo. Con dosi diverse a seconda dei periodi.

Richiedi maggiori informazioni sulle tabelle di allenamento

Questi diciamo sono le principali. Ci sono poi delle altre “micro-regole” tipo seguire una giusta progressione dei carichi e rispettare dei protocolli di lavoro per averne un beneficio. 

Nel primo caso vuol dire che se un sabato facciamo un’uscita di 4h, il sabato successivo non faremo subito 8h ma dovremmo arrivarci aumentando per gradi. Nel secondo caso invece intendo che per ottenere il beneficio di un lavoro bisogna rispettarne tutti i parametri (rpm, cuore, watt, durata e soprattutto durata del recupero).

Fare un piano di allenamento, sembra potenzialmente facile. Ma non lo è. E’ come realizzare un dolce complesso. Gli ingredienti sono tanti e le lavorazioni differenti e complicate. Compito nostro è trovare la strada migliore per ogni ciclista.

Perché un ciclista che ha degli obiettivi non dovrebbe allenarsi con il “fai da te”

Essere un ciclista richiede molto più che semplicemente salire in sella e pedalare. Come per ogni sport, la preparazione atletica è essenziale per massimizzare le prestazioni e prevenire gli infortuni. In questo contesto, la figura del preparatore atletico professionale può essere fondamentale.

Grazie ad un programma di allenamento mirato e personalizzato, ogni ciclista potrà avere un programma di allenamento specifico che tiene conto delle sue caratteristiche individuali, dei suoi obiettivi e del tipo di gara a cui vuole partecipare. Questo può portare a risultati più rapidi ed efficaci rispetto all’allenamento “fai da te”.

Inoltre, un preparatore atletico professionale può aiutare il ciclista a ottimizzare i suoi tempi di recupero. In sintesi, rivolgersi ad un preparatore atletico professionale può essere un passaggio che fa letteralmente la differenza, anche per divertirsi di più in sella. Con un programma di allenamento personalizzato infatti un preparatore atletico può aiutare un ciclista a raggiungere i propri obiettivi (purché siano ragionevoli) e a godersi maggiormente la sua “vita in sella”. La preparazione atletica dovrebbe inoltre andare sempre di pari passo con un corretto posizionamento biomeccanico.

Se vuoi essere certo di pedalare correttamente contattami!

Lascia un commento

Compila il modulo per ricevere informazioni

×