In questo articolo vedremo un esercizio di allungamento globale decompensato. Si tratta di un esercizio che ha come primario obiettivo l’equilibrio del sistema tonico posturale e che non deve essere confuso con lo stretching di allungamento globale classico che abbiamo visto poco tempo fa.
Questa tipologia di stretching è molto importante per i ciclisti, in quanto la postura sulla bici, ci costringe alla rettilineizzazione o addirittura all’inversione del tratto lombare del rachide e ad una iperlordosi cervicale. Di conseguenza è molto importante mantenere una elevata elasticità di questi muscoli.
Inoltre vi è un’estrema sollecitazione dinamica dei muscoli lombari (muscoli della statica) nelle andature in fuorisella in salita, specie se effettuate ad alta intensità. Questo esercizio nasce grazie agli studi realizzati dalla terapista francese Francoise Mezieres.
Perché lo stretching di allungamento globale decompensato è importante per i ciclisti
Questo esercizio di allungamento globale, è un esercizio molto equilibrato in quanto crea la giusta tensione a tutti i muscoli della catena.
Si tratta inoltre di un esercizio che è particolarmente indicato per il recupero dopo un allenamento o una gara nel ciclismo. Questo esercizio ha un effetto benefico su diversi muscoli:
- tricipite della sura;
- ischiocrurali;
- adduttori;
- piriforme;
- erettori della colonna;
- quadrato dei lombi;
- cervicali posteriori;
- suboccipitali.
Durante l’esercizio bisogna prestare particolare attenzione alla respirazione. E’ un esercizio che porta infatti ad uno stato di rilassamento generale e questo aspetto lo rende ancora più gradevole se praticato al termine di un allenamento. Ricordiamoci sempre di inspirare profondamente gonfiando l’addome e di espirare a fondo sgonfiando l’addome.
La nostra collaboratrice Maria Giovanna, vi mostra di seguito un esercizio di stretching di allungamento globale decompensato che potete fare comodamente a casa vostra.
In presenza di dolori muscolari
Lo stretching di allungamento globale decompensato è sicuramente molto utile per assicurare ai muscoli la necessaria flessibilità. E’ inoltre importante farlo in modo corretto, nella maniera vista nel video, perché questo permette di evitare di rischiare di stirarsi e di accusare dolore durante l’esercizio. Quando però un ciclista accusa in modo costante nel tempo dei dolori è molto importante verificare che abbia un corretto posizionamento in sella.
Alcuni fastidi muscolari, che se trascurati possono sfociare in vere e proprie tecnopatie, non possono essere gestite soltanto con lo stretching ma necessitano l’intervento di un professionista biomeccanico che vada ad individuare la posizione più corretta in sella per un determinato ciclista, in base alle sue caratteristiche fisiche e ai suoi obiettivi.