Oggi inizia una rubrica che ti insegnerà a fare esercizi di stretching assolutamente utili e funzionali alla pratica del ciclismo.
Sarà un articolo tecnico che ti spiega il muscolo, le inserzioni, la sua utilità e soprattutto la sua utilità in sella alla tua bicicletta.
Vedrai che i muscoli impattati sono tanti. Non solo quelli utili alla propulsione del mezzo.
In questo viaggio sarò affiancato da Maria Giovanna , una terapista del mio centro. Una ragazza giovane, in gamba che sta effettuando un percorso per specializzarsi sulle catene miofasciali e la normalizzazione della fascia. Per farla breve e facile la teoria che studia la postura mettendo in correlazione i muscoli tra loro nella fascia e come sbloccarli.
Ogni mail sarà accompagnata da un video, come si dice oggi SMART. Semplici, di 30-40 secondi. Con l’esecuzione dell’esercizio.
Oggi quindi voglio spiegarti cos’è lo stretching, a cosa serve e come effettuarlo.
La parola stretching deriva dall’inglese e significa “stiramento”, “allungamento”.
Lo stretching è l’insieme di quelle tecniche che servono per allungare e mantenere elastico un muscolo o una catena. Ovviamente deve essere eseguito correttamente onde evitare di aumentare le tensioni.
Lo stretching risulta fondamentale nella prevenzione degli infortuni ma anche per velocizzare il recupero.
Lo stretching può essere effettuato prima dello sport nel riscaldamento, post sport per migliorare il recupero o lontano dallo sport come mantenimento di una buona elasticità muscolare.
Aspetto fondamentale risulta l’allungare il muscolo da caldo. Farlo da freddo potrebbe portare ad infortuni. Quindi prima di iniziare una seduta di stretching bisogna assolutamente fare qualche minuto di movimento blando. Per attivare i muscoli, riscaldarli e richiamare sangue ed ossigeno.
Come si svolge lo stretching?
Partiamo portando lentamente il muscolo in allungamento per un buon 3-4 secondi. Quindi una progressione lenta.
Manteniamo la posizione circa 25 secondi mantendendo sempre la respirazione. MAI dimenticarsi di respirare ed andare in apnea. Visualizzare mentalmente il lavoro del muscolo che stiamo stirando e fermarsi poco prima dell’insorgere di dolore o semplice fastidio. Lo stretching deve allungare il muscolo fino quasi al suo limite e deve essere un azione piacevole. L’ideale sarebbe inspirare profondamente e aumentare l’allungamento durante l’espirazione. Rilasciare il muscolo lentamente per tornare nella posizione di partenza.
Il tutto deve durare circa 30-35 secondi tra tutto se parliamo di un muscolo. Può durare fino a qualche minuto nei casi di esercizi di allungamento globale.
Lo stretching deve essere anche un occasione di rilassamento generale se effettuato post o lontano dallo sport.
In fase di riscaldamento meglio non rilassarsi troppo. Ci aspetta un allenamento subito dopo.
Buon lavoro e alla prossima.