In questo articolo andremo ad analizzare l’importanza dei muscoli flessori del braccio. Nell’articolo troverete informazioni su come svolgere l’esercizio di stretching che lo riguarda, per quanto tempo e perché è importante eseguire lo stretching dei muscoli flessori del braccio (anche per un ciclista).
Vediamo quindi subito l’esercizio di stretching.
Quando e per quanto tempo fare stretching
La durata degli esercizi di stretching ai flessori del braccio è variabile: è importante ripetere spesso l’esercizio, in modo da mantenere l’elasticità del muscolo e farlo con ripetizioni di almeno 30 secondi per ogni braccio.
Meglio fare stretching ai flessori delle braccia prima o dopo l’allenamento?
Lo stretching dei muscoli flessori del braccio è fondamentale e dovrebbe quindi essere inserito anche all’interno delle sessioni di stretching dei ciclisti. Di conseguenza consigliamo uno stretching dei muscoli flessori del braccio leggero prima e dopo l’allenamento per evitare che i muscoli siano troppo rilassati prima dell’allenamento o di creare microfratture con i muscoli troppo caldi dopo l’allenamento.
Per rendere più completo questo esercizio, può essere una buona idea integrarlo con lo stretching agli estensori del braccio. La nostra collaboratrice Maria Giovanna, vi mostra un esercizio che potete fare comodamente a casa.
Importanza dei muscoli flessori del braccio in bici
In bicicletta sulle braccia converte buona parte del peso delle spalle e del capo. Una cosa che puoi ricordarti mentre sei in sella è di flettere leggermente il gomito, questo agisce come ammortizzatore e scarica leggermente il braccio e l’avambraccio. Nella MTB l’utilizzo di questo muscolo risulta maggiore e ancora più importante di quanto invece non avviene con la bici da strada.
Questo muscolo risulta fondamentale nella pedalata e sarebbe quindi buona abitudine svolgere quotidianamente un esercizio di stretching che lo interessa.
A questo proposito è però fondamentale ricordare una cosa importante: il muscolo per lavorare correttamente, deve essere messo in condizione di farlo. Un la biomeccanica per il ciclismo serve proprio a questo: a far lavorare il muscolo alla perfezione.
Se vuoi essere certo quindi di pedalare correttamente contattami
Uno dei muscoli più importati dei flessori del braccio è il flessore ulnare del capo. Esso presenta due fasci: il fascio omerale e il fascio ulnare.
Il muscolo a sua volta si fonde nell’osso attraverso delle inserzioni.
Cosa sono le inserzioni?
Sono praticamente la parte finale del muscolo, dove questo si “inserisce“, si aggancia, si salda nell’osso.
Inserzioni
Il fascio omerale ha come inserzione prossima l’epicondilo mediale dell’omero e setti intermuscolari. Il fascio ulnare invece il margine dell’olecrano e due terzi superiori del margine posteriore dell’ulna.
Mentre come inserzione distale l’osso pisiforme, l’osso uncinato e quinto metacarpale.
(immagine tratta da “Manuale professionale di stretching” di Umberto Mosca edizioni RED)
In questa immagine invece, si può notare nitidamente come il muscolo diventi tendine e si inserisca nell’osso.
(immagine tratta da “Complete Anatomy 2021″ di 3D4Medical)
Azioni
Il muscolo collabora alla flessione palmare ed ulnare del carpo.
Sinergici
I muscoli sinergici sono i flessori superficiali e profondi delle dita, il flessore lungo del pollice e flessore radiale del carpo per la flessione palmare.
L’estensore ulnare del carpo ed estensori delle dita per le flessioni ulnare.
Antagonisti
Come muscoli antagonisti invece l’estensore delle dita, gli estensiori radiali lungo e breve del carpo, l’estensore lungo del pollice per la flessione palmare.
L’estensore radiale lungo del carpo, abduttore lungo del pollice ed estensore lungo del pollice, flessore radiale del carpo per la flessione ulnare.