Iniziamo con Umberto, 17 anni. Un ottimo corridore. Una speranza.
Ma prima di tutto un caro amico che ho il piacere di conoscere e frequentare da 5 anni.
Il mio augurio è che Tu riesca a coronare i tuoi sogni. Continua cosí!
“La bici è una passione, ti scava dentro e ti s’infossa nel più profondo del cuore.
È semplicemente uno sport unico che ti gratifica di tutte le fatiche e i sacrifici attraverso impareggiabili emozioni.
Vincere una corsa, ad esempio, è una sorta di liberazione che ti rende la persona più felice del mondo.
Ho scoperto la bicicletta all’età di soli sei anni, quando mio padre arrivò dal lavoro con una magnifica sorpresa: una bicicletta rosso fiammante noleggiata dalla SC Rostese, la società in cui ho militato, per il costo di cento lire annui.
Dapprima l’idea di andare in bici non mi affascinò, ero un’pò turbato.
Ora siamo al 2012, ho quasi diciott’anni e milito tra gli juniores secondo anno.
La stagione che disputerò è la dodicesima.
Mi sono innamorato del ciclismo quando ho iniziato a togliermi le prime soddisfazioni fino a raggiungere la mia prima vittoria nel 2009. Quel giorno fu bellissimo, non me lo scorderò mai. È un ricordo raffinato che tengo dentro di me.
Quando arrivai al traguardo da solo provai il brivido di alzare le mani al cielo ed esultare.
Alla sera non riuscivo a realizzare che quella domenica ero stato proprio io, Umberto Barella, ad aver vinto la corsa.
La fiducia da quel giorno mi ha permesso di migliorarmi e di credere di più in me stesso, cosa che prima non facevo.
Con questo voglio far capire a tutti voi che amate le due ruote di credere nelle proprie capacità e di imporsi obiettivi da inseguire. L’età non conta, l’età non è un limite ai sogni.
Dal canto nostro sappiamo che per andare in bici bisogna dare il massimo.
Allenarsi bene, condurre una vita regolare e tutti i meriti del caso.
Molto importante è la posizione in bicicletta.
Per questo vi consiglio di affidarvi alla bravura e alla consulenza tecnica di Marco che vi studierà al meglio per rincorrere i vostri sogni che cullate da sempre.”